Mobilità in Valpolcevera

 

Lunedì pomeriggio 28 novembre 2011 si è tenuto un Consiglio monotematico nel Municipio V Valpolcevera sulla mobilità alla presenza dell’Assessore comunale, Simone Farello.

E’ stato un momento di confronto sulle prospettive della nostra vallata con un occhio sia sui grandi interventi infrastrutturali che toccheranno il nostro territorio sia a quelli di piccole e medie dimensioni che riguardano la quotidianità della vita dei cittadini.

L’Assessore Farrello non ha mancato di sottolineare la forte riduzione delle risorse per il TPL (trasporto pubblico locale) a seguito del taglio di risorse dallo Stato agli Enti Locali, tuttavia ha dato alcune risposte per la Valpolcevera in merito all’allungamento della metropolitana fino in via Canepari, visto che il Governo Monti ha dato alcune linee guida stabilendo che le opere con progetto definitivo abbiano le risorse per giungere al completamento dell’opera. Quindi qualcosa si dovrebbe muovere, nonostante non ci siano date di inizio o fine lavori.

Il parcheggio dell’Ex Area Fillea a Certosa dovrebbe essere rivisto nella strutturazione attuale dei posti auto, agevolando residenti da un lato, disco orario e sosta lunga come parcheggio di interscambio.

Sull’area dismessa delle FFSS della stazione di Pontedecimo il Comune si è reso disponibile per l’acquisto, ma ad oggi Ferrovie non ha dato segnali in tal senso di vendita. Sarebbe un peccato che FFSS non accettasse la proposta in vista da una parte di un guadagno economico e dall’altra di aumento degli introiti dovuti agli utenti che userebbero l’area per posteggiare e quindi la linea per raggiungere il centro.

Un’importante apertura si è avuta sulla disponibilità che il Comune collabori con il Municipio per risolvere le problematicità e le necessarie compensazioni per i lavori avviati del Terzo Valico che stanno interessando, in particolare, l’area di Fegino.

Infatti è questa una delle grandi opere che interessano il Municipio insieme all’inizio dei lavori del nodo Ferroviario genovese nel 2012 fino al 2016.

Questo ultimo comporterà la “metropolizzazione” dei treni FFSS, dando maggiore frequenza agli attuali convogli sulla linea. Nel periodo dei lavori le conseguenze concrete saranno la chiusura della linea tra la stazione di Rivarolo e quella di Sampierdarena e il passaggio dei treni nella zona Campasso. Tuttavia non è ancora chiaro quale piano il Comune da una parte con AMT e la Regione dall’altra vogliano mettere in campo per affrontare questo disagio che subirà il Municipio e i Comuni limitrofi a Genova.

Certamente c’è anche il nodo Gronda su cui è interessate riaprire il dossier sulla progettazione e sulle finalità dell’opera quando il Terzo Valico (corridoio europeo per merci e passeggeri) e il nodo ferroviario Ponente-Valpolcevera saranno completati. Perché se i dati su cui si è ragionati per la realizzazione della Gronda si basavano su uno scenario privi degli effetti delle due opere ferroviarie, si dovrebbe rivedere tutte le statistiche di traffico e mobilità proprio alla luce di questi due interventi e rivalutare lo scopo dell’opera autostradale.

Nonostante le grandi opere e i progetti in via di realizzazione, non mancano le criticità piccole o grandi che interessano il Municipio e che non ho mancato di sottolineare all’Assessore.

Partendo geograficamente da San Quirico, mancano la costruzione del marciapiede che porti alla nuova stazione e l’installazione del semaforo con passaggio pedonale a chiamata sui cui sono già intervenuto in passato.

A scendere all’altezza della chiesa del Serro, in Via San Quirico è necessario segnalare in maniera più chiara che è presente un pontino ferroviario che impedisce il passaggio degli autoarticolati, provocando dei rallentamenti alla circolazione. I “poveri” camionisti non adeguatamente avvisati pensano di passare, ma poi sono costretti a pericolose retromarce in via San Quirico per tornare sul ponte Barbieri a nord o verso l’autostrada se in zona Morigallo.

A Bolzaneto vige la sosta selvaggia nella via omonima con auto in doppia fila che ostacolano il passaggio della linea AMT 270, del 118, della Croce Bianca.

Nelle immissioni di via Custo e via Brea su via Pastorino non sono più rispettate le direzioni obbligatorie, causando ulteriori problemi ad un traffico già notevole in certe ore della giornata. In merito ho presentato un’interpellanza sul problema.

Il non rispetto della ZTL del CIV di Bolzaneto da parte dei cittadini non residenti e la mancanza di controlli da parte della polizia locale fanno sì che chiunque acceda con l’auto, rovinando la pavimentazione, già sollecitata dal passaggio non consentito.

Poi c’è la parte dell’area ex Compiano che rimane un “pianto” per i residenti e per i commercianti che chiedono più parcheggi per la sosta e la possibilità di recarsi a comprare. E’ necessario anche rivedere la strutturazione dei parcheggi a Bolzaneto perché non ha senso avere zona disco dopo l’ex Ospedale Pastorino in Via Faggioni e non invece in parte di via Bolzaneto, per esempio, permettendo un maggiore ricircolo delle auto.

L’altro problema irrisolto, di cui neanche l’Assessore regionale Vesco era pienamente consapevole quando venne in Municipio, è l’eliminazione del passaggio al livello del ponte San Francesco e la necessità di bypassarlo con un intervento su Via Bruzzo e zona del Prione.

A scendere geograficamente nel municipio. sia in via Teglia sia in via Celesia bisognerebbe rivedere il passaggio dei mezzi pesanti con container per evitarne il transito e, considerate le attività presenti in via Rivarolo, consentire di sfruttare i ponti ferroviari, ora non adeguatamente alti. Qua però la partita si fa difficile perché il Comune e la Regione dovrebbero farsi forti su FFSS e imporre un allargamento permettendo un accesso più adeguato e dunque liberando le viabilità ordinaria dai mezzi pesanti.

Quindi infine bisogna intervenire a Rivarolo sul nodo di Piazza Pallavicini che parzialmente rimane sollevato dalla nuova sponda destra, ma che rimane problema centrale di questa parte di territorio. Già il Piano Winkler prevedeva alcune proposte per la viabilità ed è l’ora di tirarle fuori dal cassetto, considerato che in questo ciclo amministrativo in chiusura 2007-2012 non è stato previsto nulla.

Durante l’intervento di lunedì ho toccato questi punti, alcuni dei quali condivisi già in maniera trasversale con altri consiglieri ed altri sono interventi che richiederanno anni e risorse per l’attuazione, non negandone la difficoltà per una rapida realizzazione; tuttavia è anche vero che altri piccoli interventi, qua richiamati, possono essere di facile attuazione se c’è la volontà politica di monitorare il territorio più adeguatamente, nonché un maggiore senso di civiltà da parte dei cittadini.