105 volte GRAZIE!

105 sono state le preferenze che ho preso alle elezioni per il rinnovo per il Consiglio del Municipio V Valpolcevera e ringrazio le 105 persone che mi hanno votato e dato fiducia.

Detto ciò, mi dispiace anche dire che nonostante sia stato il primo nella lista di Liguria Moderata non entrerò in Consiglio di Municipio perché la lista con i suoi 394 voti complessivi non riesce ad ottenere il quorum necessario per avere un seggio.

Si chiude qua, al momento, il mio servizio nelle istituzioni.

Ciò non toglie che, continuando a vivere in questa valle, non possa segnalare e proporre da cittadino non eletto problemi o soluzioni di cui il territorio ha bisogno.

Analisi politica

Il Municipio continua ad essere governato dal centro sinistra, notevolmente ridimensionato nei voti percentuali (dal 65% del 2007 al quasi 50% del 2012).

La seconda forza in campo, rivelazione di queste elezioni amministrative, è il Movimento 5 Stelle.

Innanzitutto sarà il banco di prova per questo movimento che, fondato sulla protesta e l’antipolitica, entra nell’agone politico e dovrà trasformare le idee tanto sbandierate e urlate in proposte concrete; in secondo luogo i dati al voto evidenziano come il Movimento 5 stelle abbia preso moltissimi voti di lista, i cosiddetti voti di opinione perché non si può negare che da una parte il ruolo carismatico di Grillo, con la sua verve da comico e la sua capacità ortatoria, ha attirato notevoli voti alla lista, dall’altra l’evidente fallimento dei partiti tradizionali travolti da scandali di diverso genere (dal PdL, alla Lega, alla Margherita, ecc) ha spinto il cittadini a due scelte: l’astensione (al 45%!) o il voto di protesta.

Elemento che evidenzia il fatto che il Movimento 5 stelle sia andato bene come voto di protesta è evidente dai voti di lista presi rapportati alle preferenze espresse: a livello comunale su 32516 voti espressi solo 1084 sono di preferenza (il 3,3 % del totale) ciò significa che il cittadino che ha votato la lista è stato principalmente attratto dalla figura determinante di Grillo e dei suoi slogan e non dai candidati, che comunque hanno giocato un ruolo decisivo in alcune zone della città e che hanno capitalizzato principalmente la voglia di dire NO a certe opere infrastrutturali.

Per darvi un termine di paragone, sempre al livello comunale, il PD su 55137 voti, 19610 sono stati di preferenza cioè pari al 35,56% del totale; Liguria Moderata, che ho sostenuto, ha preso 2937 voti di lista, di cui 2000 di preferenza pari al 68,15% del totale e anche nel Municipio V Valpolcevera su 394 voti di lista, le preferenza espresse sono state 229, pari al 58%.

Questi giochetti aritmetici per dire che laddove c’è un leader carismatico che guida un gruppo e che sa parlare in maniera chiara, acquista consensi, come a suo tempo fu per Silvio Berlusconi quando scese in campo nel 1994.

E’ evidente che se il movimento continuerà a basarsi sulla figura accattivante di Grillo non farà grande strada, sarà necessario che il Movimento si strutturi, si dia delle regole e degli organi di governo interno al movimento, elementi che al momento lo stesso leader Grillo rifiuta di accettare.

Giusto per fare un confronto, il momento d’oro di Lega e Forza Italia/Pdl, fondati su leader carismatici, è passato proprio perché i loro leader non hanno saputo gestire la fine di se stessi, strutturare il partito, formare una classe politica, ma anzi si sono fatti travolgere dagli scandali e dall’incapacità di governare il Paese. Nel 1994 anche Berlusconi e Bossi si erano presentati come l’anti-politica e avevano fatto la loro fortuna con la TV (memorabili gli slogan Roma ladrona o la lotta contro i comunisti), ma nulla sta cambiando rispetto a Grillo che si presenta come colui che vuole mandare a casa questa classe politica, che vuole pubblicizzarsi con internet e riportare la gente al voto (ahimè l’astensione a Genova è aumentata clamorosamente!).

Credo che bisogna riporare i moderati al voto, tutti quei cittadini che, comprensibilmente schiafati da questi ultimi anni di politica a tutti i livelli, non sono andati votare. Ci sono, bisogna motivarli perchè non credo che tutti accettino questa poltica urlata e chi ha governato finora questa città con i risultati evidenti a tutti, tuttavi nel contempo credo che bisogna educare i giovani ad essere responsabili di se stessi e della comunità in cui vivono perchè sono loro il futuro della città.

Il prossimo sindaco e coloro che sono stati eletti dovranno aver chiaro che se non sosterranno la famiglia, unico ammortizzatore sociale, i giovani e la capacità di attirare lavoro con politiche amministrative mirate, questa città non potrà dirsi più Superba. Queste sono oggi le priorità, queste le sfide che dovrà affrontare chi governerà Genova, il resto, al momento, sono solo chiacchiere.

Buona fortuna, Superba!

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