Migranti: quanta ipocrisia!

L’ultima polemica agostana del leader della Lega Nord Matteo Salvini contro il Vaticano e la Chiesa italiana mi è parsa veramente ridicola perché punta il dito dove non dovrebbe puntarlo.

Dove è l’europarlamentare Matteo Salvini a denunciare l’Europa inadempiente, indifferente, egoista di fronte a questa emergenza?

Dove sono i parlamentari della Lega Nord a presentare mozioni, interrogazioni al Ministero degli Affari Esteri italiano per denunciare l’inadempienza del Governo che è passivo all’emergenza, che dovrebbe richiamare gli ambasciatori e i consoli dei paesi dai cui partono i viaggi della speranza, da cui provengono i migranti, che dovrebbe mobilitare mezza Europa per sedersi al tavolo e proporre soluzione a questa emergenza.

Se la Lega Nord vuole accodarsi ad un certo andazzo anticlericale che già conosciamo da una certa sinistra ed ideologia anticlericale su altri temi cari alla Chiesa, si accomodi pure, questa strategia porterà a qualche voto in più, ma con quale obiettivo? Farci vivere con più paura del prossimo?

Io ho più paura dell’ipocrisia del mio Stato che del povero cristo; temo più le informazioni che mi propinano i media invece delle storia di ‘sta gente.

Che Salvini tuoni che il Vaticano o la Chiesa non accolga i migranti, come se già non lo facesse, suona fuori luogo.

Mi stupisco invece che la sua Lega Nord non proponga in Parlamento delle iniziative perché questi migranti, in attesa di destinazione, siano “impiegati” nelle comunità locali. Considerato le tante norme nazionali e internazionali che bloccano la possibilità di “far fare qualcosa” a queste persone, soprattutto giovani, perché non si creano le condizioni normative affinché questi giovani facciano qualcosa per il bene delle comunità che li accolgono (pulizie strade, giardini, etc)? Ecco che non li vedremmo “vagare” per le strade, sarebbero impiegati e monitorati.

Salvini vada a denunciare il Parlamento Europeo e Italiano inadempienti a tutelare i cittadini e denunci, come è giusto, chi guadagna illegalmente attraverso le cooperative che gestiscono i migranti accolti, ma poi non spari delle belinate padane su chi, come la Chiesa, laici e presbiteri, fa il suo servizio e annuncia quelle che deve dire!

Faccia delle proposte concrete e di buon senso, questo lo porterebbe ad essere nelle condizioni di poter un domani andare al Governo. Di populisti non ne abbiamo bisogno.

Se vuole capire qualche ragione in più sulle migrazioni, si vada a leggere l’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco, in particolare, il primo capitolo: se i migranti vengono a frotte in Italia e Grecia, è perché i nostri governi occidentali hanno le loro colpe. A forza di mungere i paesi di provenienza dei migranti, senza dargli speranze di crescita in quei luoghi, queste persone, con la più o meno implicita benedizione dei loro deboli governi, illegalmente partono per l’Occidente.

Infine, a proposito dell’ipocrisia istituzionale, vorrei raccontare di quando in Francia, a Lourdes in giugno, ricevetti il nuovo conio francese di due Euro.

Francia-2-euro-commemorativo-70-anni-pace-europa-2015Nella moneta è raffigurata una colomba che porta un ramoscello le cui foglie sono composte di stelle e delle sigle nazionali dei vari Paesi dell’Unione europea.

Ora che la Francia emetta questa moneta commemorativa dei 70 anni di pace in Europa nel momento in cui rifiuta una qualche collaborazione con l’Italia, paese confinante, in merito alla gestione gli immigranti provenienti dal Nord Africa, mi lascia molto perplesso.

Così come mi lascia stupito il fatto che nel momento in cui l’Italia, nel bene o nel male, si trova ad affrontare il flusso di migranti, nessuna istituzione europea o qualche organismo internazionale ha pensato di intervenire o supportare l’emergenza.

Di questo, caro Salvini, ho paura, dell’Ipocrisia!

P.S. Stai sereno che chi ti scrive non è un catto-comunista, ma anzi un cittadino che spera che il nuovo governo regionale possa cambiare e migliorare la mia terra ligure, ricordandoti che il mare è luogo di apertura, accoglienza e crescita umana ed economica.

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