Aree ferroviarie: quale futuro?

Nel 2008 è stato raggiunto il Piano d’intesa tra Regione Liguria, Comune di Genova e Ferrovie dello Stato SPA per il potenziamento del sistema ferroviario di Genova e il riassetto urbanistico delle aree ferroviarie.

La scorsa settimana, in data 19 novembre, in Consiglio Municipale si è discusso delle varianti e degli aggiornamenti al vigente PUC per permettere, da una parte, di favorire RFI per ulteriori interventi di miglioramento del sistema ferroviario metropolitano cittadino e dell’uso delle proprie aree e, dall’altra ,di avviare quegli interventi di riqualificazione del tessuto urbanistico e produttivo della Città.

Le aree interessate dal Municipio V Valpolcevera sono state:

  • la stazione ferroviaria di Pontedecimo. Si è approvata la variazione dell’area per permettere la realizzazione di parcheggi di interscambio fra mezzo pubblico e privato, nonché la possibilità di permettere l’insediamento di piccole attività commerciali che siano conformi al tessuto commerciale presente nella delegazione.
  • L’area di rialzo di Trasta. Si è deciso di favorire attività industriali e artigianali ad alto contenuto selettivo, in particolare il terziario avanzato. In questo senso abbiamo sottolineato che tali insediamenti debbano collegarsi con le attività di ricerca svolte presso l’Istituto italiano di tecnologie (IIT) di Morego su cui ci siamo già espressi, in sede di elaborazione degli obiettivi per il nuovo PUC, per il suo sviluppo e potenziamento nel nostro Municipio. Sempre in quest’area abbiamo chiaramente escluso la possibilità di fare un autoparco per silos e delineato un filtro con funzioni di tutela ambientale dell’abitato esistente.
  • Area di Fegino. In presenza dei cantieri del terzo Valico e del nodo ferroviario ad oggi le aree non sono destinabili alla funzione che è propria, cioè la funzione industri e artigianato; tuttavia in attesa di ciò si sottolineata la necessità di un riassetto del nodo viario per potenziare la fluidità del traffico cittadino e permettere che le attività in loco, che si insedieranno, non appesantiscano la viabilità. A tutela degli insediamenti abitativi presenti si è richiesta la costituzione, non prevista, di un filtro a tutela ambientale con aree verdi e la possibilità di costruire parcheggi attinenti.

Inoltre abbiamo sollecitato l’interessamento di attuali aree ferroviarie, ora non utilizzate, affinché si giunga ad un altro protocollo d’intesa sottolineando la potenziale e parziale utilità pubblica delle zone FFSS di Bolzaneto, Teglia e Rivarolo.