Genova: è l’ora del cambiamento!

Un giornata storica per la città di Genova perché si sveglia con un cielo verde azzurro e non più rosso:

  •  il centrodestra conquista la poltrona del primo cittadino e potrà e dovrà dimostrare finalmente come governare e far crescere questa città;
  • è una vittoria del Presidente Giovanni Toti che, di fatto, è un leader che ha saputo unire le diverse anime del centro destra, da quella più moderata di centro a quella più classicamente di destra inanellando una serie di vittorie dal 2015 a oggi. La rivoluzione Toti! In particolare nel comune di Genova, le liste Vince Genova, Forza Italia e Direzione Italia hanno totalizzato una percentuale di voti pari alla somma di Lega Nord e Fratelli d’Italia (19,97%+18.23%). Dunque si respinge nettamente una matrice leghista della coalizione e si rigetta categoricamente il titolo, fuori contesto, di “fascista” o “leghista” a questa coalizione;
  • il centro destra vince senza che Berlusconi sia sceso in campo in prima persona: un centro destra deberlusconizzato. Si può vincere con un leader inclusivo e non divisivo come nel passato;
  • Bucci ha intercettato la delusione di tanti genovesi che hanno capito l’immobile fallimento della sinistra di governo in questi ultimi anni. Ha saputo canalizzare le forze e dare speranza ad un nuovo progetto;
  • vince un sindaco pragmatico che ha saputo unire le diverse anime del centro destra: idee e progetti chiari. Non si rinchiuderà nella torre d’avorio, ma ascolterà le esigenze dei cittadini, delle imprese, dei giovani e delle famiglie. E’ molto positivo il suo richiamo culturale al sindaco repubblicano di New York, Rudoph Giuliani, e al sindaco democristiano di Firenze, Giorgio La Pira: due modelli chiari di gestione della città;
  • è l’ora del cambiamento: il fatto che la Regione e il Comune siano governati dalla stessa coalizione può far ben sperare che le scelte politiche di questa città siano più rapide e senza frizioni di parte.
  • bisognerà, da una parte, dare delle risposte rapide alle criticità quotidiane della città (trasporti, tariffe, aziende partecipate, sicurezza, decoro urbano), dall’altra gettare le basi per obiettivi che si concretizzino anche nei prossimi 10 anni (lavoro, nuove aziende, nuove infrastrutture);
  • perde la sinistra divisa e senza progetti. Perde perché, quando governava sia nel Comune sia in Regione, non ha capito le possibilità che aveva di far crescere questo territorio e non ha voluto affrontare le criticità che le venivano sollevate. Il centro sinistra è in chiaro stato comatoso.

Il vento è cambiato, ma da buon velista, qual è il nuovo sindaco, Marco Bucci, deve saper ben governare il timone e portare Genova verso nuovi orizzonti di speranza. Questa è l’ultima chiamata per Genova!

Non ci deluda, signor Sindaco!

Buon lavoro!

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